Due o tre ore di palestra alla settimana o una camminata di buon passo tutti i giorni non comportano grandi cambiamenti a livello alimentare rispetto alle indicazioni di base consigliate per una sana alimentazione di chi è solo moderatamente attivo. Il modello alimentare da seguire è quello della ben nota e sempre valida “dieta mediterranea”. Si tratta quindi di preferire i carboidrati complessi (cereali e legumi) rispetto alle proteine, di origine sia animale sia vegetale, e olio extravergine di oliva come grasso per condire e cucinare. Anche le spezie e le erbe aromatiche tipiche della vegetazione del Mediterraneo sono importanti non solo per dare sapore ai cibi.
Qualunque sia il modello di alimentazione seguito, bisogna fare sempre molta attenzione all’acqua e alle bevande che non devono mai mancare nel corso della giornata in modo da fornire al nostro organismo almeno un litro e mezzo, meglio due litri, al giorno di liquidi.
Quando invece l’attività fisica è più “strutturata”, per esempio se si pratica uno sport a livello agonistico, qualche modifica a tavola è necessaria per raggiungere i migliori risultati in campo.
Gli esperti dell’american College of Sport Medicine (ACSM) hanno preparato per chi pratica sport una serie di consigli utili per intervenire sull’alimentazione, ma che devono comunque essere modulati e personalizzati in base alle caratteristiche dello sportivo e dell’attività fisica praticata, con l’aiuto di un medico specializzato.
Per chi pratica attività sportiva non conta solo cosa si mangia ma anche quando lo si mangia. Prima, durante e dopo l’esercizio fisico, l’organismo ha esigenze nutrizionali diverse che non possono essere ignorate se si vogliono ottenere buone prestazioni.
Vengono definiti macronutrienti quelle sostanze che assumiamo in grande quantità con l’alimentazione e che rappresentano la principale fonte di energia per l’organismo oltre che i mattoni che lo costituiscono.
I macronutrienti si dividono in tre grandi gruppi, ciascuno fondamentale per il benessere e la salute, e caratterizzato da specifiche funzioni:
Ciascuno dei macronutrienti è in grado di fornire energia, quella che comunemente viene misurata in termini di “chilocalorie” (kcal). Nel linguaggio comune le kcal sono in genere indicate più semplicemente (e in modo non del tutto corretto) con il termine “calorie”.
Un grammo di grassi fornisce 9 kcal, mentre un grammo di proteine 4 kcal e uno di carboidrati 3,75 kcal (valori approssimati). Da non dimenticare l’alcol che fornisce 7 kcal per grammo.
Il fabbisogno di energia varia al variare del peso, dell’età, del sesso e dell’attività fisica (tutti i dettagli sono presenti nelle tabelle dei LARN (http://www.sinu.it/html/cnt/larn.asp).
I Livelli di Assunzione di Riferimento per la popolazione italiana2
Macronutriente | % sulle kcal totali | Note |
Carboidrati | 45-60% | Zuccheri semplici: <15% Fibre: 12,6-16,7 g/1000 kcal (circa 25-30 g/giorno) |
Lipidi | 20-35%* | Grassi polinsaturi: 5-10% Grassi saturi: <10% |
Proteine | 12-18% | Almeno 0,9 g per kg di peso corporeo/giorno Circa 1,1 g per kg di peso corporeo/giorno se si punta alla prevenzione |
* (Per adulti e anziani) I valori più elevati dell’intervallo sono coerenti con diete in cui l’apporto di carboidrati sia vicino al limite inferiore del corrispondente intervallo di riferimento; negli altri casi si raccomanda di mantenere valori ≤30%.
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Fondazione Istituto Danone