L’estate è la stagione dei picnic, delle grigliate e dei viaggi nei quali assaggiare nuove pietanze, ma anche in queste occasioni è importante non abbassare la guardia contro i pericoli che possono arrivare dal piatto.
Gli anglosassoni le chiamano food-borne diseases, ovvero malattie che “nascono” dagli alimenti, e sono molto spesso causate dalla presenza di microrganismi che in determinate condizioni possono contaminare il cibo e dare il via ai disturbi a volte anche molto gravi. Come si legge in un articolo recentemente pubblicato sulla rivista International Journal of Environmental Research and Public Health, queste malattie hanno un peso economico e sociale molto elevato e sono legate, almeno in parte, anche alle temperature elevate o a una cattiva modalità di preparazione e conservazione del cibo, che spesso facilitano la crescita di microrganismi pericolosi.
La ben nota Salmonella, per esempio, cresce più velocemente se la temperatura raggiunge i 37 °C rispetto a quando si attesta attorno ai 25 °C. Per tutte queste ragioni appare chiaro che la sicurezza alimentare, che deve sempre essere al centro dell’attenzione, riveste un’importanza ancora maggiore nella stagione estiva quando si organizzano gite e picnic all’aperto, in spiaggia o in luoghi dove è difficile rispettare la catena del freddo e le regole di igiene quotidiane in giornate in cui le temperature sono particolarmente elevate. La buona notizia è che seguendo i consigli degli esperti è possibile godersi la bella stagione e i pranzi all’aperto con gli amici senza mettere a rischio la salute.
Virus e batteri sono piccoli, incolori e insapori ed è in genere impossibile accorgersi della loro presenza su un alimento fino a quando non lo si consuma e si sperimentano le conseguenze dell’incontro: diarrea, mal di pancia, vomito e molto altro ancora. Per aiutare chi decide di consumare i pasti estivi all’aperto in picnic e grigliate, gli esperti di sicurezza alimentare forniscono alcuni consigli utili per evitare di rovinarsi un giorno di festa a causa di intossicazioni alimentari. Innanzitutto, come ricordano dal Centro Interdipartimentale di Ricerca e Documentazione sulla Sicurezza Alimentare (Ce. I.R.S.A.) della Regione Piemonte, si deve pensare alla temperatura di conservazione dei cibi e alla separazione tra i diversi alimenti.
Quando si preparano le pietanze da portare al picnic è importante evitare di impacchettarli appena tolti dal fuoco poiché le alte temperature che favoriscono la crescita di batteri si mantengono più a lungo ed è altrettanto importante mantenere i cibi pronti (anche panini e insalate) a temperature basse utilizzando borse termiche e panetti di ghiaccio. Meglio ancora sarebbe preparare piccole porzioni in modo da limitare l’esposizione e la manipolazione del cibo durante il pranzo. Assicurarsi che la carne sia ben cotta e che non ci siano contatti tra quella cruda e quella già pronta per essere servita sono altre accortezze utili a prevenire problemi di sicurezza, così come lo è lavarsi bene le mani prima di toccare il cibo e utilizzare strumenti ben puliti. Cosa fare degli avanzi? È sempre importante cercare di evitare lo spreco, ma se gli alimenti portati al picnic sono rimasti all’aria aperta per più di un’ora è meglio buttarli.
L’estate è anche il momento dei viaggi, magari in paesi lontani dove esiste la possibilità di assaporare nuovi piatti e nuove abitudini alimentari. Anche in questo caso però non si può fare a meno di tenere gli occhi aperti sulle regole della sicurezza alimentare in viaggio che gli esperti Ce.I.R.S.A. mettono a disposizione sul proprio sito internet. Si stima che il 20-70% dei viaggiatori che si spostano da un paese industrializzato a uno più povero vada incontro a qualche tipo di disturbo, spesso perché si entra in contatto con virus e batteri che l’organismo non conosce. “In genere non si tratta di problemi gravi, ma comunque di fastidi che possono rovinare la vacanza” spiegano gli esperti, che forniscono alcuni consigli su come vivere la vacanza in sicurezza, almeno a tavola.
1) Attenzione all’acqua contaminata. Meglio usare acqua da bottiglie aperte al momento (anche per lavarsi i denti se non è possibile bollire l’acqua del rubinetto) ed evitare i cubetti di ghiaccio.
2) Cotto o crudo? I cibi appena cotti sono in genere sicuri, ma ciò non vale per quelli da consumare crudi (verdure), quelli poco cotti (carne al sangue, uova con tuorlo e albume ancora liquidi, eccetera).
3) L’igiene in primo piano. Controllare il livello di igiene e di conservazione del cibo del ristorante che si sceglie aiuta a tenere alla larga le infezioni. In caso di dubbio, meglio cambiare ristorante.
Fonti
1. Guentchev GS, et al. Int. J. Environ. Res. Public Health 2016, 13, 267.
2. Patton PW et al. Food Safety for families. Picnics and summer cookouts. University of Nebraska.
3. Ce.I.R.S.A. – La sicurezza degli alimenti all’aperto.
4. Ce.I.R.S.A. – La sicurezza alimentare in viaggio.