Mantenere in forma il muscolo è importante. Sempre. E ad ogni età. anche e soprattutto quando gli anni aumentano e magari compaiono malattie. A comprovare una volta di più il ruolo della sarcopenia nel favorire una prognosi peggiore in caso di patologie gravi è una ricerca condotta in Giappone, all’Università di Nagoya, che ha preso in esame una serie di persone con tumori polmonari molto piccoli, quindi asportabili chirurgicamente.
Vedendo come in alcuni casi anche dopo questo trattamento la prognosi poteva risultare negativa, gli esperti nipponici hanno visto che la sarcopenia e la lentezza nei movimenti possono essere considerati parametri in grado di influire sul decorso del quadro.
Lo studio è stato condotto da Shinya Tanaka del Dipartimento di Riabilitazione e Naoki Ozeki del Dipartimento di Chirurgia Toracica dell’Università di Nagoya, partendo dall’osservazione che la sarcopenia così come cattivi risultati del test dei “sei minuti” (si deve camminare per sei minuti e si misura quanto percorso) avevano già dimostrato di impattare negativamente sulla sopravvivenza. in questo caso, però, come riporta la pubblicazione su Journal of Cachexia, Sarcopenia and Muscle, l’analisi della situazione è stata condotta nel periodo preoperatorio. Sono stati quindi valutati i dati a poco meno di 600 pazienti sottoposti ad intervento di asportazione del tumore polmonare, analizzando proprio quanto pesassero la sarcopenia e il passo eccessivamente lento (con conseguente difficoltà a sopportare l’esercizio) prima dell’intervento. Queste informazioni sono state poi correlate con il rischio di mortalità nel periodo di monitoraggio.
Lo studio dimostra che i pazienti con sarcopenia preoperatoria avevano una probabilità di morte 1,78 volte maggiore durante il follow-up rispetto ai loro coetanei senza sarcopenia preoperatoria e intolleranza all’esercizio. Inoltre, i pazienti con intolleranza all’esercizio preoperatorio avevano un rischio di morte 2,26 volte maggiore rispetto ai pazienti senza sarcopenia preoperatoria e intolleranza all’esercizio. Quando i due fattori negativi si sono combinati tra loro, poi, il rischio di morte è salito di oltre 3 volte (3,38) rispetto ai pazienti che erano liberi da sarcopenia e intolleranza all’esercizio prima dell’intervento. Il consiglio che viene dagli esperti giapponesi è quindi semplice.
È importante valutare sempre il benessere muscolare e la capacità di esercizio nella persona destinata ad un intervento chirurgico per patologie impegnative, per poter programmare al meglio sia la preparazione sia un’eventuale riabilitazione mirata. E soprattutto, occorre che tutti si faccia attenzione al benessere muscolare, che si mantiene, pur avanzando negli anni, con una sana alimentazione ed un’attività fisica regolare.