Minore riduzione del volume cerebrale misurato in risonanza magnetica per chi segue la dieta mediterranea. È questo l’effetto che i ricercatori guidati da Michelle Luciano dell’Università di Edimburgo, in Scozia, hanno osservato in uno studio che ha coinvolto poco più di 1.000 scozzesi con un’età vicina ai 70 anni al momento della raccolta dei dati da parte degli autori. “Molti studi precedenti hanno dimostrato un’influenza positiva dell’alimentazione di tipo mediterraneo – ricca di frutta, verdura, legumi e povera di grassi animali e carne rossa – sulle capacità cognitive e con questa analisi abbiamo cercato di capirne meglio i meccanismi” spiega Luciano, che assieme ai colleghi ha sottoposto i partecipanti a due risonanze magnetiche per misurare il volume cerebrale e lo spessore delle meningi: una all’età di 70 anni e una dopo tre anni.
Dai risultati pubblicati sulla rivista Neurology emerge che le riduzioni del volume del cervello erano minori se la dieta seguita era quella mediterranea o comunque simile ad essa. E come ricordano gli autori dello studio, la diminuzione del volume cerebrale con conseguente perdita dei neuroni è comune nell’età avanzata ed è una delle cause dei problemi cognitivi degli anziani, demenze incluse. “Abbiamo anche osservato che il consumo di carne e pesce non sono i fattori più importanti nel determinare l’effetto della dieta” dice la ricercatrice. “Probabilmente non sono i singoli alimenti, ma la loro combinazione a garantire il risultato finale”, conclude Luciano, precisando che lo studio non mette in luce un rapporto causa-effetto, ma solo un’associazione tra dieta mediterranea e volume cerebrale.
Fonte:
Luciano M, et al. Neurology. 2017 Jan 4. doi: 10.1212/WNL.0000000000003559