La dieta mediterranea aiuta il cuore passando dai geni

In questo post..

Un regime alimentare sano come quello mediterraneo tradizionale protegge cuore e vasi attraverso continue interazioni tra nutrienti e patrimonio genetico, sempre più spesso sotto i riflettori della ricerca.

Non solo cibo

La dieta mediterranea tradizionale rappresenta senza dubbio una delle “proposte” alimentari più utili ed efficaci per la salute e in particolare per la prevenzione delle malattie cardiovascolari. Lo dicono centinaia di studi che a partire dagli anni ’60 del secolo scorso hanno cominciato ad utilizzare la definizione “dieta mediterranea” per indicare le abitudini – fatte di cibo, ma anche di attività fisica e convivialità – delle popolazioni che si affacciano sul bacino del “mare nostrum”.

Seppur con qualche differenza regionale, l’olio d’oliva è il vero e indiscusso protagonista della dieta mediterranea che prevede una tavola ricca di frutta, verdura, legumi, cereali non raffinati, un consumo moderato di carne bianca, formaggi, pesce e uova e un’assunzione molto limitata di carne rossa e dolci. E anche se gli effetti protettivi della dieta mediterranea sulla salute sono ormai noti e accettati da tutta la comunità scientifica, restano dubbi sui meccanismi che spiegano tali benefici: di certo non è questione di un singolo alimento (per esempio, l’olio di oliva) che offre protezione dai rischi per la salute, ma si tratta piuttosto di un insieme di abitudini e di stili di vita che riguardano diversi aspetti della vita quotidiana.

La dieta strizza l’occhio ai geni

Gli studi più recenti non si limitano all’osservazione delle conseguenze sulla salute della dieta mediterranea in una determinata popolazione, ma cercano di andare sempre più a fondo nella comprensione dei meccanismi, puntando soprattutto all’interazione tra dieta e DNA. Il cibo è infatti in grado di influenzare l’espressione dei geni e, di contro, la presenza di una determinata caratteristica genetica può modificare le risposte che gli individui mostrano in seguito all’assunzione di un alimento. La scienza che si occupa di questo dialogo cibo-DNA è la genomica nutrizionale che si è dedicata anche allo studio della relazione tra dieta mediterranea, genetica e rischio cardiovascolare. I risultati non mancano.

Per esempio, una particolare variante del gene TCF7L2 aumenta il rischio cardiovascolare predisponendo a livelli più elevati di colesterolo totale e LDL, trigliceridi e glicemia a digiuno, ma l’aderenza alla dieta mediterranea è in grado di attenuare il rischio imposto dai geni. Inoltre, la protezione a cuore e vasi conferita dalla presenza di una variante del gene MLXIPL aumenta se si segue l’alimentazione mediterranea. Infine, ma non certo meno importante, le abitudini alimentari di tipo mediterraneo (probabilmente grazie all’abbondanza di antiossidanti) può modificare l’espressione di alcuni geni coinvolti nei meccanismi dell’infiammazione, alla base di molte patologie di cuore e vasi.

I consigli degli esperti

tavola con pesce e verdure

Le informazioni sono molte, ma al momento non sono ancora sufficienti per creare una dieta mediterranea su misura per ciascun individuo. Mentre la genomica nutrizionale continua a crescere, vale comunque la pena tentare di proteggere la salute cardiovascolare seguendo i consigli degli esperti italiani del Progetto Cuore, in perfetta linea con le regole della dieta mediterranea:

  • Aumentare il consumo di frutta fresca, verdure e ortaggi.
  • Privilegiare il consumo degli alimenti ricchi di amido cercando di utilizzare prodotti integrali ricchi di fibre
  • Aumentare il consumo di legumi e pesce.
  • Privilegiare gli oli vegetali e le carni magre.
  • Limitare il consumo di insaccati e formaggi.
  • Limitare il consumo di sale e di cibi con alto contenuto di colesterolo.
  • Ridurre il consumo di dolci e limitare quello di bevande zuccherate.
  • Controllare il consumo di bevande alcoliche.

Fonti: 
1. Fitó M, Konstantinidou V. Nutrients. 2016 Apr 13;8(4):218. Review.
2. Progetto cuore – Alimentazione. 
http://www.cuore.iss.it/prevenzione/alimentazione.asp

 

Potrebbero interessarti anche...

Dieta mediterranea, così ci difendiamo dall’infiammazione a tavola
Il dato fa riflettere anche perché le regole dell’alimentazione mediterranea basata sul consumo prevalente di alimenti di origine vegetale indicano che questa può aiutare a prevenire appunto ...
Per invecchiare bene, è importante seguire la giusta alimentazione fin da giovani
Il valore della scelta “Plant Based” Lo studio rappresenta in qualche modo una novità nel panorama delle osservazioni sul tema. La ricerca ha esaminato il rapporto tra quanto si mangia ...
Dieta mediterranea e Planetary Health Diet, perché sono utili per la salute umana e l’ambiente
E non si discostano, fatte le opportune differenze legate soprattutto alle abitudini alimentari che vengono espresse nelle linee guida, da quelle che sono le indicazioni della PHD o Planetary ...
Mangiamo più fibre, così “proteggiamo” il microbiota
Addirittura, in qualche modo, mangiare alimenti ricchi di fibre ed in particolare di cellulosa potrebbe rappresentare un sistema per riportare indietro nel tempo i batteri intestinali, a fronte ...
Logo Nutripedia
Alimentazione e covid-19: posso aiutare il mio bambino a difendersi dall’infezione?
È vero che un’alimentazione senza glutine è più sana per tutti i bambini?
Ultimi mesi di gravidanza: per evitare di prendere troppo peso vanno eliminati i carboidrati?
Visita il sito Nutripedia