“Un assaggio e poi basta”. Se per abituare i bambini a consumare regolarmente vegetali avete sempre impiegato la strategia delle piccole dosi per non avere risposte negative, è il momento di cambiare approccio.
Porzioni robuste di verdura, infatti, sono uno stimolo per indurre i più piccoli al consumo regolare di vegetali. A dirlo è una ricerca apparsa sulla rivista Appetite e realizzata da esperti del comportamento alimentare dell’ateneo americano. Gli scienziati hanno scoperto che raddoppiando semplicemente le porzioni, ad esempio per quanto riguarda i broccoli, i bambini mangiavano quasi il 70 per cento in più di vegetali. Altro dato importante da ricordare: il consumo dei vegetali non è risultato influenzato dalla presenza di condimenti come il burro o dalla presenza di sale da cucina.
Il dato riportato qui sopra è importante perché grazie a questa strategia che colpisce non solo l’appetito ma anche gli occhi appare possibile influenzare le scelte alimentari nell’infanzia, predisponendo “vie” nutritive salutari destinate poi ad essere seguite nel corso della vita. Ovviamente, soprattutto in questa chiave educativa, occorre rispettare i gusti.
Secondo gli studiosi americani è importante servire vegetali che in qualche modo siano graditi ai più piccoli. Va sempre ricordato infatti che esiste una vera e propria “competizione” tra gli alimenti che possono ritrovarsi nella scodella: rispettare le scelte del bimbo è quindi fondamentale, soprattutto se si aumentano le porzioni.
Importante è anche esporre gradualmente i bambini ad esperienze di nuovi vegetali, cucinandole in un modo che piace loro e sperimentando sapori e condimenti diversi man mano che si familiarizzano con loro.
Lo studio, condotto su 67 bambini tra i 3 e i 5 anni che hanno assunto a pranzo piatti con quattro diverse preparazioni di verdure, una volta a settimana. Dall’indagine è emersa anche l’importanza di scegliere i giusti abbinamenti. Facendo queste attenzioni, i bambini coinvolti nello studio in molti casi hanno apprezzato le verdure. In quasi tre casi su quattro le verdure sono state valutate come “buonissime” o comunque “ok”.